Progettare le vacanze con tutta la famiglia, con gli amici o con il/la partner è un momento meraviglioso ma a volte può risultare davvero stressante! Non è questo il caso. Qui si parla di Sannio Experience, emozioni a passo lento. Dunque ti sveliamo perché dovresti assolutamente visitare Benevento, la città dei Sanniti e dei Longobardi. Si, perché anche se si tratta di una piccola cittadina dell’entroterra campano, Benevento è ricca di storia, arte e di tradizioni culinarie. Qui puoi soddisfare la tua voglia di conoscenza, di avventura, di relax e appagare il palato con prodotti di qualità. Cibi genuini e vini unici dal sapore deciso sono ciò che troverai!
Dunque ecco a te 5 buoni motivi per visitare Benevento!
A Benevento si trova un monumento longobardo dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Ebbene sì, parliamo della chiesa di Santa Sofia che con i suoi 1260 anni di storia è tra le più importanti testimonianze dell’architettura longobarda. Nel giugno 2011 è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. La costruzione della chiesa, completata presumibilmente intorno al 760 d.C. si deve al duca longobardo Arechi II. Su pianta circolare, il tempio misura circa ventiquattro metri di diametro. Al centro vi sono sei colonne che, secondo alcuni studiosi, potrebbero essere state prelevate dal tempio di Iside!
Si, questa città è famosa per il culto di Iside, e il fatto di essere la Città delle Streghe non è un caso!
Ma tornando a Santa Sofia… Nella chiesa sono presenti frammenti degli affreschi originari dipinti tra la fine dell’VIII e l’inizio del IX secolo che ancora oggi si possono osservare. Il complesso di Santa Sofia, nonostante le sue piccole proporzioni e i vari interventi subiti nel tempo, resta di immutata bellezza. E il suo valore artistico, così come quello architettonico, innegabile.
Ecco quindi a te il primo dei 5 buoni motivi per visitare Benevento!
Il secondo dei 5 buoni motivi per visitare Benevento riguarda un’altra opera che può essere definita il simbolo per eccellenza della città.
Un gioiello racchiuso nel cuore di Benevento che sicuramente vale la pena vedere da vicino: l’Arco di Traiano
Si tratta di un arco celebrativo, reperto d’epoca romana, dedicato all’imperatore Traiano, conosciuto anche come “Optimus Princeps”. La realizzazione dell’arco va dal 115 al 117 d.C. in occasione dell’apertura della via Traiana, alternativa alla Via Appia che collega il percorso tra Benevento e Brindisi. Durante il dominio Longobardo, l’Arco viene inglobato nella cinta muraria della città e prese il nome di Porta Aurea. Proprio accanto a quest’opera maestosa, sorge la chiesa di Sant’Ilario (da visitare).
L’Arco di Traiano è tra archi trionfali meglio conservati al mondo!
È un arco a un solo fornice, cioè ad una sola costruzione arcuata, costruito in pietra calcarea e rivestito da blocchi di marmo pario. Su ogni facciata troviamo quattro semicolonne sulle quali sono riprodotte scene che trattano temi differenti. Attualmente situato in via Traiano, è accessibile da corso Garibaldi, strada principale del centro storico, e molto semplice da raggiungere data la sua vicinanza alla stazione centrale.
Il terzo motivo per visitare Benevento è poter ammirare il primo fossile di dinosauro scoperto in Italia.
A Benevento, infatti, si trova l’unico scheletro fossile rinvenuto di dinosauro Scipionyx, per l’esattezza si tratta di un cucciolo di Scipionyx Samniticus. Il ritrovamento del fossile si deve al veronese Giovanni Tedesco nel 1980 a Pietraroja (Benevento). Molti lo conoscono semplicemente come Ciro, nome affettuoso datogli dai giornalisti che all’epoca annunciarono la lieta scoperta. Ciro è uno dei dinosauri più piccoli al mondo però dal punto di vista scientifico ha una rilevanza straordinaria. Nel 1998 è stato riconosciuto a livello internazionale come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia! Per questo motivo Ciro ha conquistato anche la copertina di Nature. In seguito, tra il 2005 e il 2011 il fossile è stato analizzato nuovamente con l’ausilio di tecniche innovative. L’autopsia ha rivelato molti particolari sconosciuti della sua esistenza, addirittura cosa aveva mangiato poco prima di morire!
E con Ciro siamo a 3 dei 5 motivi per visitare Benevento.
Oltre alla storia longobarda e a quella di Ciro, quando si parla di Benevento non si può non menzionare l’affascinante e occulta leggenda delle Janare.
Se non sai cosa sia una Janara, beh è tempo di scoprirlo e di lasciarti stregare (e se vuoi approfondire la cosa clicca qui) La leggenda narra che le Janare fossero donne che possedevano la conoscenza dell’occulto e dei riti magici, come le fatture e il malocchio. Le Vanare si riuniscono sotto un albero di noce lungo le sponde del fiume Sabato per tenere i loro sabba. Invocano una cantilena che recita “‘nguento ‘nguento, mànname a lu nocio ‘e Beneviento, sott’a ll’acqua e sotto ô viento, sotto â ogne maletiempo”. È così che venerano il demonio sotto forma di cane o caprone! Paura eh?!
“Generalmente, la Janara esce di notte e si nasconde nelle stalle in cui riposano i cavalli per rubare una giumenta e cavalcare fino alle prime luci dell’alba. È solita fare delle trecce con le criniere degli animali in modo da lasciare un segno visibile del suo passaggio.”
Magari, passeggiando per la città potrai scoprirlo, perché tante sono le persone che hanno un aneddoto da raccontare sulle Janare, alcuni giurano di averle anche viste…
Il culto di Iside c’entra con il quinto motivo per visitare Benevento.
Perché? Perché parliamo della sezione egizia del Museo del Sannio, museo che raccoglie testimonianze storiche di tutte le epoche e dominazioni succedutesi a Benevento. Il museo egizio di Benevento è il secondo più importante d’Italia, dopo quello di Torino, ed è l’unica esposizione in Italia a contenere solo reperti originali provenienti dall’Egitto. Questo per realizzare un desiderio di Domiziano, ovvero far costruire il Tempio esclusivamente con materiali provenienti direttamente dall’Egitto. È questo che rende Benevento il luogo in Occidente che presenta la maggiore concentrazione di manufatti egizi originali! Per la maggior parte sono statue di sacerdoti, dello stesso imperatore, simulacri di divinità, falchi, leoni, un obelisco del tempio. La quantità e la qualità dei ritrovamenti nilotici compiuti soprattutto nel 1903, testimoniano la presenza di un santuario fuori dalla norma. L’unico in stile faraonico presente in Italia e in d’Europa. La sezione dedicata ad Iside e all’Egitto è sita all’ARCOS e occupa belle sale, moderne e museograficamente ben allestite.